martedì 23 marzo 2010

Per i "Liberi Podisti" da Orazio

Carissimi Liberi Podisti
mi è venuta voglia di scrivere queste parole indirizzandole a tutti voi che siete entrati prepotentemente nel il mio cuore e per confessarvi che giorno dopo giorno mi meravigliate sempre di più con i vostri affettuosi comportamenti, con le vostre premurose telefonate e con i vostri atti di amicizia fraterna nei miei confronti.
Vorrei ringraziarvi per gli allenamenti fatti assieme a tutti voi,
vorrei ringraziarvi per le gare domenicali (veramente io sono un pochino latitante sotto questo punto di vista) fatte tutti assieme,
vorrei ringraziarvi per averci chiamato tutte le volte che avete, con perizia e spirito di “corpo” , organizzato quelle belle le serate danzanti, cantanti e “mangianti” (queste non ne ho mancata una),
vorrei ringraziarvi per avermi spronato a dare il mio massimo come e’ successo domenica per la maratona di Roma in particolare grazie alla preziosa Nicoletta e all’ineffabile Pietro che mi sono apparsi come i salvatori della patria a cui ho affidato le mie gambe e la mia testa gli ultimi km e mi hanno fatto raggiungere un obbiettivo per me ambitissimo; ovvero chiudere una maratona senza mai aver percorso un solo metro camminando.
Vi ringrazio e lo dovevo mettere sicuramente prima di tutto di avermi accettato nel vostro gruppo dandomi da subito amicizia e rispetto senza pretendere nulla in cambio, considerandomi da subito uno di voi un Libero Podista.
Aggiungo libero si, ma vincolato sempre di più a tutti voi da un profondo legame di un affetto sempre più forte e sempre più sincero.
A tutti voi un abbraccio e non mi vergogno a dirvi che vi voglio bene.
Orazio

5 commenti:

  1. Caro Orazio,come ben sai,io ho fatto poco per te.
    E' stato in gran parte merito di Pietro,era a lui che guardavi i talloni!!!!!!
    Và bè per farmi perdonare vorrà dire che il prossimo anno ti accompagno negli ultimi 42,197 km!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Baci Nico

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  3. Orazio, sei stato bravo....ai nostri livelli, il tempo, ha un significato diverso quando si parla di maratona...ce l'hai fatta e questo solamente conta. Ma io volevo ringraziarti per le parole che hai speso per il nostro gruppo (c'ero anch'io tra quelle???....) e mi hai pure commosso....ma noi siamo così....prima amici e poi amici che amano correre, se possible , insieme...ti aspettiamo quando ti sarai stancato di essere latitante!!! Un abbraccio forte .....la prossima trasferta estera (per una mezza maratona)vedi di non mancare!!!!

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  4. Caro Orazio, prima di tutto complimenti vivissimi per la tua splendida prestazione. Vedo con piacere che la tua grande passione per la corsa comincia a darti delle soddisfazioni vere. E non poteva essere altrimenti, perché anche tu - come tutti noi - l'amore per questo sport ce l'hai nel sangue. So per esperienza cosa vuol dire portare a termine una maratona grazie all'aiuto di un compagno di squadra che ti fa da "pace-maker" negli ultimi chilometri. E' un aiuto determinante, perché anche se sei ben preparato ed allenato, i km finali sono sempre e comunque durissimi, e il rischio di non farcela è sempre dietro l'angolo. A Milano nel 2008 sono riuscito a chiudere in 3:28' grazie all'aiuto determinante di Piero. E proprio a Roma l'anno scorso, è stata Alessandra a "portarmi" fino al traguardo, in una giornata in cui mi ero ormai rassegnato ad abbandonare. Come vedi, questo tipo di "assistenza" non è casuale tra i "Liberi Podisti". Così come non lo sono tutti i comportamenti che testimoniano in ogni occasione dei sentimenti di affetto, generosità, solidarietà ed amicizia che ci legano, al di là del semplice, genuino "spirito di appartenenza" ad una società podistica. E'anche per questo che ho accettato di esserne il presidente, e che sono felice di esserlo. Una felicità che aumenta a dismisura ogni volta che leggo o sento di testimoninanze come questa tua.
    Un caro saluto e un abbraccio da Paolo.

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  5. Per me che chiacchiero e scrivo tanto ( a volte troppo :p ! ), questa volta mancano le parole ...!
    Sono giorni che mi commuovo a rileggere le parole di Orazio, i commenti degli altri miei preziosi compagni di squadra e, come è successo per Berlino e la "mia" maratona, non riesco ad esprimere veramente ciò che sento...
    E' difficile distinguere il confine tra chi "dà" e chi "riceve" in questi frangenti ... si tratta di un flusso di energia continua, che passa attraverso il dolore fisico dell'impegno atletico e la soddisfazione che si prova nella realizzazione di un obbiettivo: ARRIVARE.
    Saper accogliere questa magia , e anche saper scriverne, è proprio una gran fortuna !
    Vi voglio tanto bene ...

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