domenica 22 marzo 2015

LA GARA DI TUSCANIA


 
Domenica 29 marzo correremo a Tuscania.
Saremo in tanti, e sarà una partecipazione molto sentita.
Perché quella di Tuscania non è una gara come tante.
La gara di Tuscania è un dono d’amore.
Amore di una figlia per il suo papà. Di entrambi per lo sport.
Lo sport quello vero, pulito, onesto. Quello della contesa leale, della sfida con se stessi, del rispetto per l’avversario.
Quello che può farti impazzire di gioia o piangere di dolore e di rabbia.
Quello di cui Mario Lucchetti è stato un esempio, e per cui lo sono adesso Silvia, Simone, Daniele, che a lui hanno voluto intitolare questa gara.
Silvia non è soltanto una fortissima runner, ma anche un’esperta nuotatrice ed un’affermata triatleta. 
Purtroppo lei domenica non correrà.  In bocca al lupo Silvia, torna presto a correre e a gareggiare, ci manchi!
Sarai comunque insieme a noi, a testimoniarci il tuo amore per questo sport e quello per il tuo papà che te lo ha trasmesso. E che tu ora così gli ricambi.  
E non c’è modo migliore per farlo.
Un padre che ha insegnato ad una figlia ad amare lo sport, che ha saputo infondere in lei una passione così pura ed intensa al punto da farne una ragione di vita, non chiederebbe di più e di meglio per sentirsi pienamente realizzato e gratificato:  come uomo, come sportivo, come genitore.
Silvia non correrà con noi, ma sarà nei nostri pensieri, dal primo all’ultimo metro. Perché sarà a lei, oltre che al suo papà, che noi dedicheremo la nostra gara.
Mario Lucchetti è stato un grande sportivo, ma soprattutto un bravissimo calciatore.
Gli farà piacere se citeremo qui per l’occasione una frase di Lionel Messi, un atleta che sicuramente avrebbe amato, se avesse avuto la possibilità di vederlo giocare:  
“Non importa quanto corri , ma quanto cuore metti in campo”.
Ecco, così noi oggi vogliamo ricordarci di Mario.  
Un papà che di cuore in campo ne ha messo tanto.