Carissimi Liberi Podisti
mi è venuta voglia di scrivere queste parole indirizzandole a tutti voi che siete entrati prepotentemente nel il mio cuore e per confessarvi che giorno dopo giorno mi meravigliate sempre di più con i vostri affettuosi comportamenti, con le vostre premurose telefonate e con i vostri atti di amicizia fraterna nei miei confronti.
Vorrei ringraziarvi per gli allenamenti fatti assieme a tutti voi,
vorrei ringraziarvi per le gare domenicali (veramente io sono un pochino latitante sotto questo punto di vista) fatte tutti assieme,
vorrei ringraziarvi per averci chiamato tutte le volte che avete, con perizia e spirito di “corpo” , organizzato quelle belle le serate danzanti, cantanti e “mangianti” (queste non ne ho mancata una),
vorrei ringraziarvi per avermi spronato a dare il mio massimo come e’ successo domenica per la maratona di Roma in particolare grazie alla preziosa Nicoletta e all’ineffabile Pietro che mi sono apparsi come i salvatori della patria a cui ho affidato le mie gambe e la mia testa gli ultimi km e mi hanno fatto raggiungere un obbiettivo per me ambitissimo; ovvero chiudere una maratona senza mai aver percorso un solo metro camminando.
Vi ringrazio e lo dovevo mettere sicuramente prima di tutto di avermi accettato nel vostro gruppo dandomi da subito amicizia e rispetto senza pretendere nulla in cambio, considerandomi da subito uno di voi un Libero Podista.
Aggiungo libero si, ma vincolato sempre di più a tutti voi da un profondo legame di un affetto sempre più forte e sempre più sincero.
A tutti voi un abbraccio e non mi vergogno a dirvi che vi voglio bene.
Orazio