domenica 19 dicembre 2010

Il primo Natale


Visto che mancano solo 5 giorni al Natale
cominciamo a fare gli auguri.
Naturalmente hanno la precedenza i
"nostri cuccioli" Edoardo e Valerio a cui
auguriamo tutto il meglio che si possa desiderare
dalla vita!!
In ordine crescente arrivano le gemelline
Alice e Gaia che di Natali già ne hanno visti 4!!
Poi siccome parecchi di noi "troppi ne hanno visti"
evitiamo l'elenco.......=)
Volevo solo dire "Buon Natale" al gruppo sportivo
più unito e più bello che c'è!!!!!
Nico

sabato 11 dicembre 2010

..3305.....e scusate se è poco!


Ancora un'altra volta prime come squadra femminile!
Le "Libere Podiste" si sono distinte nel circuito "Corrintuscia 2010"
salendo sul gradino più alto del podio.Grazie a tutte quante!!!!!

martedì 16 novembre 2010

Piccoli Liberi Podisti....aumentano!


Questa bella immagine, con medaglie al collo, è
stata scattata alla Roma Ostia 2009 dove Pierluigi
e Federica hanno corso la loro 1^ ( e per il momento
unica ) mezza maratona da Liberi Podisti.
Dovremo aspettare ancora molto prima di rivederli
correre perchè ieri sono diventati GENITORI!!
Un augurio da tutti i "Liberi Podisti" al piccolo
Valerio, a Pierluigi e Federica e soprattutto alla
ZIA Alessandra Zago ( e mò chi ce combatte più??).

domenica 14 novembre 2010

Un Sabato da ripetere!



Sabato 13 Novembre due "temerarie" Libere Podiste* si
sono avventurate in un percorso nuovo ed in parte
improvvisato (....abbiamo sbagliato strada!) scavalcando
staccionate, in mezzo alle pecore, al fango ma con un
paesaggio autunnale bellissimo.
Quindi siamo qui a proporvi di replicare, magari proprio
sabato prossimo, unici requisiti:
1. lasciare a casa il cronometro
2. fare un percorso nuovo ed in campagna
3. chi non può correre viene in bici

Rimettiamo gli orologi!!!!

* Vilma e Nicoletta



30° Maratona citta' di Livorno


Tanti complimenti per l'ottima prestazione
al nostro Pippo Moccaldi che oggi ha corso
la maratona di Livorno fermando il crono a
3h 26' 34''.!!

mercoledì 6 ottobre 2010

Benvenuto Edoardo!!!!


I "Liberi Podisti" hanno una nuova leva!
Oggi è nato Edoardo da mamma Lucia
e papà Orazio.

Non a caso ad annunciarlo una cicogna
tutta arancione....... =)
Auguri di cuore da tutti noi!!

lunedì 27 settembre 2010

Straccavejano 2010



Stò riprendendo fiato dopo giorni passati senza respiro,
non tanto per il da fare ma per l'ansia " da prestazione",
nel senso di riuscire a concludere la Straccavejano senza
intoppi, almeno quelli prevedibili!
Il primo è stato quando è arrivato un solo giudice Fidal
e mi ha chiesto di aiutarlo a prendere nota degli arrivi.
Certo, che ci vuole??
Io dico il pettorale, lui scrive......semplice. Ha omesso di
dirmi però che nel vedere arrivare da lontano i miei
LL.PP non dovevo urlare, battere le mani,
esultare e gridare il vostro nome e solo dopo dargli il numero.
Iniziata e finita nella stessa mattina la mia carriera di
"giudice imparziale"!
Devo ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato, per primi
Ettore e Nicoletta. Lei nell'aiutarci a cucire il tappeto rosso
e per i dolci preparati per il ristoro, Ettore che da sabato mattina
ha dato una mano ad allestire il gazebo e poi nonostante
abbiano gareggiato hanno smontato con noi tutto e rimesso
a posto ogni cosa. Il Ns presidente Paolo e Gino che sono arrivati
presto e aiutato a montare il gonfiabile, Orazio che si è dato da fare
come pochi, auricolare nell'orecchio come i bodyguard ( aveva la
reperibilità sul lavoro!!) che gli dava un tocco professionale!!
E poi i nostri "arancioni" che hanno colorato tutta la gara che non
sarebbe stata uguale senza di loro!!
A Ida che ferma il tempo sulle sue bellissime foto!!
Grazie di cuore a tutti, Liberi Podisti e non...
Nico

lunedì 13 settembre 2010

Mezza del lago di Vico






































Alcune foto di noi al lago di Vico, c'è anche il nuovo iscritto
Luca Sarnacchioli che ha fatto un'ottima gara.
Un applauso grande a Nicoletta Nobili, Ettore, Rosa e Luigi
che hanno fatto la loro seconda "mezzamaratona" in una
settimana ( e Salvo che però ha corso senza pettorale!).
La prima foto che ho messo è solamente perchè per me è
l'unica cosa bella della gara a parte la vostra compagnia =).

lunedì 6 settembre 2010

I nostri a Budapest


Prime notizie dall' Ungheria :
Si sono distinti alla grande i nostri amici in trasferta a
Budapest , con Rosa 21° assoluta e Luigi sotto l'ora e mezza.
Salvo ha anticipato di quasi 3' Patrizio che sicuramente non
si è fermato a fare pit-stop visto il tempo finale e Daniele ha
chiuso le fila, da buon carabiniere guardava le spalle ai nostri!!
Spendo due parole per i coniugi Ramella che hanno stupito.
Personal time per tutti e due con Nicoletta che ha migliorato il
suo tempo di ben 2'50''! e Luigi sentiva il respiro di Ettore.....
Domani il glorioso rientro.

Luigi 1h29'23''
Rosa 1h31'17''
Ettore 1h 32'52''
Salvo 1h41'14''
Patrizio 1h44'01''
Nicoletta 1h51'50''
Daniele 2h03'45''

mercoledì 25 agosto 2010

No comment.......


Inviato da Alessandra...........
riferito alle gare??
riferito alle ripetute??
o................................................

p.s. chi scrive o......... me lo segno!!!!
Nico =)

domenica 22 agosto 2010

Quesito di profondo ragionamento.

Amici, come ben sapete noi non ci limitiamo solamente
all'aspetto sportivo nella nostra società, nè tantomeno
a quello sociale*.Infatti la nostra Vilma ci ha posto un
quesito molto profondo a cui sarei grata se voleste
rispondere:
"Se il gatto......gattona, il cojote.........che fà???"

Poi dice che qualcuno vò buttà la tessera......te credo!!
*mangiate e bevute

Concerto dei Nomadi 21/08/10

Canzone "Ti lascio una parola Goodbye"

Canzone "Io vagabondo"

Finale di "Io vagabondo" dei "Liberi Podisti!

Saluto ai Nomadi.

Canzone "Un pugno di sabbia "

Canzone "Crescerai"

Canzone "Dove si và"

Canzone "Io voglio vivere"

giovedì 19 agosto 2010

Vilma 3^ assoluta!


Grande prestazione della nostra Vilma alla
Sovana-Sorano dello scorso 16 Agosto.
Si è classificata 3^ assoluta nonostante
la presenza di forti e numerose atlete.

I Liberi Podisti, che di certo non mancano
della presenza femminile, confermano sempre
di più la volontà di "mettercela tutta" in
ogni gara con molta soddisfazione per tutta la squadra.
Bravissima Vilma!!

la classifica completa.

martedì 10 agosto 2010

Battute podistiche....

All'arrivo di una gara al limite:
No,basta, nun coro più,troppi dolori,troppa stanchezza,nun je la faccio più!
..."Peccato,domenica c'è una bella gara a XXXX"
A che ora se parte??....

Uno che stà sulle p..le a tutti ariva e fà:
Coremo insieme??
Bhè noi dovemo fà 40x500 a 1'35''.....
No,allora coro da solo......
Ecco mejo....

Che stai a partì pe l'allenamento?
Si..
Posso venì con te?
Me dispiace..ma nun me sò portato niente da legge....!
.....continua su http://www.maratoneta.it/diario2010/chicche_sportive.pdf

Buona giornata!!

mercoledì 28 luglio 2010

Allenamento al Lago di Vico

Eccomi qui a commentare la splendida serata passata con voi.
L'unica cosa di cui ci siamo privati è stata il bagno nel lago,
un pò perchè si era fatto tardi, un pò per paura delle acque
inquinate (cioè di lasciarle noi inquinate!!!), un pò per l'assalto
al cocomero e prosecco!
Naturalmente alcuni cavalli.... senza fare nomi, Ramella,Crocicchia,
Marcelli,Tasselli,Bellitto,Berni.Minuto,Cecchetti ( sono i cognomi!!!)
non hanno atteso che noi lumache ci avvantaggiassimo un pò e come
frecce sono volate al traguardo,ma noi con caparbietà km dopo km
li abbiamo ripresi (si.. alle macchine!).
Si sono uniti a noi anche altri atleti che riconoscerete nelle foto qui sotto
ed è anche grazie a loro che ci siamo proprio divertiti.
Grazie a Luigi a cui è venuta l'idea e a tutti gli altri per aver partecipato!

Foto del giro del lago















giovedì 22 luglio 2010

Giro del Lago di Vico


Secondo voi, perchè ho inserito una foto panoramica del
Lago di Vico??
Qualsiasi cosa abbiate pensato...................è esatta!
Vi spiego nel dettaglio, martedì 27 Luglio ritrovo alla
Bella Venere con partenza scaglionata a partire dalle 18.45
in poi.Naturalmente per prime partiranno le 2 Nico e Vilma,
non per galanteria maschile ma semplicemente perchè siamo
"diversamente veloci" poi a seguire tutti gli altri che tenteranno
di raggiungerci prima dell'arrivo (e qui si aprono le scommesse!)
per finire tutti insieme.Poi bagno collettivo nel lago.
Naturalmente orari e gruppi di partenti sono ancora da definire,
l'ultima parola al Ns coach Luigi.
AGGIORNAMENTO

Ecco la tabella con le partenze per finirla tutti insieme!!
partenza ore 18.30' media 5'40'' tempo finale 1:59'
partenza ore 18.44' media 5'00'' tempo finale 1:45'
partenza ore 18.46' media 4'55'' tempo finale 1:43'
partenza ore 18:51' media 4'40'' tempo finale 1:38'
Suggerite, proponete e soprattutto NON MANCATE!!

mercoledì 14 luglio 2010


Purtroppo oggi pomeriggio è venuto a mancare
all'improvviso il papà del nostro Ettore Ramella.
I funerali ci saranno domani 15 luglio alle ore 18.00
ad Oriolo.
Sono sicura che i Liberi Podisti sapranno far sentire
la loro vicinanza ad Ettore e Nicoletta.

mercoledì 7 luglio 2010

Il "running" e l’arte della manutenzione dell’anima

Pubblico più che volentieri un racconto
del nostro Carlo Venturi che riesce a
farci "sentire" le sensazioni che ci dà
corsa.Bravo Carlo!!
Ti hanno ripetuto infinite volte che non si sente la mancanza di qualcosa se non nel momento in cui non la perdi. E ogni volta, tu hai guardato il tuo interlocutore, con una espressione di partecipato consenso, e nello stesso identico momento hai pensato: " ancora ‘sta frase!! ". Poi accade che, non sempre, ma qualche volta, i luoghi comuni si vendichino, divenendo in un attimo, dura realtà.
"Ho capito, ho capito, ma la risonanza magnetica non serve, posso dirti quello che è scritto nel referto prima di leggerlo, comunque si tratta di questo: l’usura della cartilagine del ginocchio crea un problema alla rotula, un sovraccarico. In parole povere la rotula “gratta” e l’articolazione si infiamma con conseguente versamento e dolore. "
Gratta?? Abbasso lentamente gli occhi verso il ginocchio destro e sento un brivido salire lungo la schiena mentre inizio a sudare freddo. Alzo gli occhi su Marco, li sposto verso il fisioterapista, torno a guardare il ginocchio e infine esalo con un filo di voce: "e quindi? " Lui, il fisioterapista con il camice bianco, i capelli metallizzati e l’aria da primario squalo, mi guarda con fare di sufficienza, e poi come si interloquisce con un bambino non troppo sveglio, rivolgendosi a Marco emette il vaticinio: "Non c’è molto da fare, possiamo provare con l’ipertermia e somministrare un farmaco per la cartilagine, l’unico che sembra avere un qualche effetto. Non aspettiamoci però grandi miglioramenti. "
Poi estrae le due pellicole della risonanza magnetica, le espone controluce, le studia con aria solenne scuotendo la testa; poi si volge verso Marco e : "che ti dicevo: proprio come avevo previsto! "
Io alzo lo guardo, fisso Marco, poi il fisioterapista metallizzato e penso: " guarda me, cazzo!! "È il mio ginocchio! Devi dirlo a me !" Mentre formulo la frase, mi assale improvvisamente la visione di un futuro prossimo di sedentarietà, tedio esistenziale, frustrazione: in poche parole un futuro da ex corridore dilettante.
Dopo un tempo che mi sembra eterno e una serie di convenevoli usciamo in strada; ringrazio Marco e mi avvio verso casa piuttosto mesto.
Non mi arrendo; voglio un altro parere. Dopo lunga ricerca decido per un luminare di Perugia, e del suo laboratorio biometrico spaziale che risponde al nome di “People let move”, qualsiasi cosa significhi. Quando arriviamo siamo ricevuti in una atmosfera ovattata, circondati da gigantografie di calciatori e atleti grati al luminare. Dopo una breve attesa sono condotto in uno studio da un collaboratore, che mi intervista, dopodichè non mi resta che attendere il grande guaritore. Il quale appare, circonfuso di scienza e eau de parfum, saluta i suoi molti discepoli presenti e iniziamo i preliminari.
Io, per prima cosa tento di mostrargli la risonanza magnetica, lui la rifiuta sprezzantemente spiegandomi che nel mio caso non è di nessuna utilità.
Mentre rifletto che ho gettato via 120 euro, visto che l’unico interessato all’ecografia sono io, vengo disteso sull’apposito lettino, misurato, pesato e naturalmente trovato inadeguato. La prognosi non è comunque troppo infausta e dopo un lungo tunnel di esercizi di stretching e potenziamento muscolare, coadiuvati da spessore di 5 mm sul tallone destro e banda elastica costrittiva al medesimo ginocchio, dovrei tornare a vedere la luce, anche se in modo molto graduale.
Torno a casa moderatamente ottimista e inizio così lunghi mesi senza corsa, per cui, costretto per la prima volta al riposo forzato, ne approfitto per riflettere sull’importanza che il correre ha assunto nella mia vita.
A questo proposito, se vi capiterà di affrontare l’argomento con uno dei tanti “runners” che incontrate; giovane o anziano che sia, veloce o lento, la risposta più probabile che riceverete sarà sempre la stessa: “corro perché mi fa stare bene”. Laddove per stare bene si intendono molte cose: ridurre lo stress, essere in forma, divertirsi, stare in compagnia. Nessuno di loro però vi svelerà ciò che si nasconde dietro quelle frasi sospettosamente vaghe e stereotipate. Quello che non vi diranno sono le sensazioni profonde suscitate dalla corsa, le relazioni complesse con il paesaggio, con il proprio corpo, con gli elementi naturali.
Personalmente, ho ripreso a correre nel 2001, dopo una pausa di trenta anni e circa centomila sigarette (10x30x365).
Scarpe, pantaloncini,maglietta, niente altro: ci provo.
È una mattina di maggio, sono in forestale, riesco a correre per circa trecento metri prima di appoggiarmi ad un abete con il respiro strozzato, cianotico in volto.
Poi è stato come ritrovare passo dopo passo sensazioni dimenticate: correre per trenta minuti, poi per quaranta, un’ora; sempre più sciolto. La prima gara, poi le altre, corse in allegria e senza l’assillo del risultato, quanto piuttosto per sentirsi parte di una comunità, di un gruppo. E infine il legame indissolubile con i luoghi.
Ogni corridore ha un suo luogo preferito, un percorso, un paesaggio; il mio è “la forestale”, le pinete che rivestono la dorsale dei Monti Cimini appena sotto il passo: messe a dimora e dimenticate da cinquanta anni, con i loro viali tagliafuoco dal fondo soffice, ideali per correre, passeggiare o solamente per sostare; fresche in estate e riparate dal vento in inverno.
Io corro in forestale: in estate come in inverno; con il sole, la pioggia, la neve. Questo è il racconto di una di quelle ore magiche.
FLOW
Primo mattino: esco di casa, salgo in macchina e affronto i tornanti in salita di Piangoli, la strada tra i boschi che attraversa il piede del monte Cimino. Circa otto chilometri di salita per arrivare all’incrocio con la provinciale per Canepina, poco sotto il Passo Montagna.
Parcheggio e inizio gli esercizi di allungamento; è una giornata fredda e soleggiata, spira una leggera brezza di tramontana che rende il cielo limpido come ormai accade di rado.
Sembra una buona occasione per un giro lungo, fuori dal consueto; quindi dopo circa trecento metri mi dirigo verso la Cassia Cimina e la attraverso entrando negli oltre trecentocinquanta ettari di conifere che si estendono tra il sesto chilometro e il passo. Da qui si raggiunge il crinale del cratere di Vico. È il “giro dei radar”, un anello impegnativo e panoramico tra abeti e douglasie.
La strada battuta entra nel bosco, il passaggio dalla luce alla penombra è brusco, si ha la sensazione di essere inghiottiti in un altro mondo, poi arrivano in rapida successione tre brevi gobbe, sono i “denti”, bruschi e ripidi mordono i polpacci e inghiottono il respiro. Ora il viale si fa pianeggiante, le gambe possono correre tra le chiazze di luce; è una corsa armoniosa, facile, che prelude la salita. Il freddo scompare, nel silenzio sento appena i passi sul fondo soffice. Attraverso il bosco sotto la corona degli alberi e dopo due radure e un fontanile, sul limite del bosco, inizia la salita che porta verso il punto più alto del percorso, l’ampio bordo del cratere del lago di Vico.
Sono quasi 20 minuti di pendenze crescenti che induriscono le gambe e tagliano il respiro.
Nessuna presenza umana, nessun suono se non il fruscio del vento tra le chiome degli abeti. Giungo infine in cima e piego verso destra, entro in uno stradello pianeggiante mentre l’affanno si placa e le gambe si sciolgono. Sul crinale aperto verso ovest riesco a tenere un’andatura sciolta e abbastanza veloce; mentre inspiro profondamente mi sento incredibilmente leggero, come spinto da una mano invisibile. Sono sereno, quasi uno stato di grazia che placa ogni ansia. Il dolore dei ricordi sembra non mordere più l’anima e finalmente posso accogliere quietamente il dolore e la nostalgia.
Alzo gli occhi verso sinistra e vedo, in lontananza la lama incredibilmente luminosa del mare e in sequenza verso est la pianura e Viterbo, fino a Montefiascone: vedo persino uno spicchio blu intenso del lago di Bolsena, più lontano il cono isolato del Monte Amiata, le pendici verde intenso dei Cimini e della Palanzana. I boschi lontani sono invece azzurri: “la lontananza partecipa de lo azzurro” diceva Leonardo.
Ora vado veloce, scelgo facilmente, istintivamente, dove posare i piedi mentre l’aria fredda diventa un soffio sul volto; è come essere sostenuti da un flusso d’aria che ti spinge gentilmente ma decisamente, che ti sostiene in una specie di corsa planata, straordinariamente facile e leggera. Respiro a fondo e seguo i saliscendi del sentiero stretto e tortuoso. Un’ultima svolta e mi viene incontro l’orlo della grande pineta. Il viale di abeti è una grande volta naturale che nasconde la luce, custode in ogni stagione della penombra. L’aria profuma fortissimamente di resina e arriva forte l’odore del sottobosco. Corro sopra un tappeto sottile di aghi che rendono l’impatto con il terreno morbido e silenzioso. Il viale scende con grandi svolte, corro veloce in discesa, senza fatica, il respiro quieto e la mente che si svuota. Il tappeto di foglie passa velocemente davanti agli occhi e diventa un mosaico astratto di colori dorati e terrosi.
Non ho voglia di uscire e taglio il bosco da un viale all’altro per brevi tratti in salita; qui i viali hanno un nome, quasi fossero vie di una immaginaria città: “il centrale”, “il serpentone”, “il maggio”.
Perdo rapidamente quota e arrivato in fondo, supero la sbarra metallica e percorro l’ultimo tratto, che mi riporterà al punto di partenza. Riesco ancora a correre con appoggi leggeri, aumento leggermente l’andatura chiudendo il giro e cerco istintivamente il cronometro, prima di ricordare che questo non è un giorno né una corsa da cronometro; ora sento nuovamente l’odore dei pini e il vento sul volto. Nel momento in cui mi fermo comprendo con assoluta certezza di avere vissuto un raro momento di grazia, di armonia totale. Qualcosa di molto simile ad una illuminazione. Il dono che talvolta la corsa offre a noi corridori.
Un abbraccio a tutti Carlo Venturi

martedì 29 giugno 2010

Allenamento e cena a Montalto marina.


Una giornata che resterà sicuramente per tutti noi
uno splendido ricordo.
Ci siamo ritrovati sulla spiaggia di Montalto e alle 18.00
tutti pronti per la sgambatina collettiva, che poi tanto
"ina" non era, visto i 12 km totali del "giretto" programmato
da Massimo Maietto.
Appena tornati sulla spiaggia i più coraggiosi si sono
tuffati in mare anche se l'acqua era fredda e qualcun'altro
invece ha preferito la doccia che invece era ....fredda uguale!!
Poi abbiamo cenato all'aperto, dire che abbiamo mangiato bene è
riduttivo ma soprattutto abbiamo recuperato alla grande i sali
persi durante la corsa con integratori tipo Heineken,Tuborg ecc.
Gli amici della Polisportiva Montalto ci hanno riservato
un'accoglienza splendida,chi non è potuto venire si è perso davvero
una bella serata!
Baci Nico

Le foto di Montalto.